top of page

PARLARE IN PUBBLICO

SENZA ESSERE UN SUPER EROE

5 SEGRETI...SSIMI

 

I 5 PUNTI FONDAMENTALI PER PARLARE DAVANTI AD UN PUBBLICO

 

Che fare se non vuoi essere vittima di

​

- ansia

- sudore alle mani

- palpitazioni

- voce strozzata in gola

- mancanza di fiato

- sudorazione

- rossore del viso

 

QUANDO DEVI PARLARE IN PUBBLICO?

 

Gli strumenti per superare questa situazione indolore

ci sono!!

 

Ci sono 5 trucchi per sentirti sicuro di potere,

in totale serenità,

parlare in pubblico

 

Forse, adesso, non ci credi

ma alla fine di questo articolo

certamente mi darai ragione

 

Mi presento,

sono Max Caiti,

ero come te,

spaventato dal giudizio delle gente

 

Ad oggi, sono 20 anni

che mi occupo di Formazione ed anche

Teatro di Improvvisazione

 

Mi piace aiutare le persone

a superare le proprie paure

con divertimento ed entusiasmo

 

Prima, devo necessariamente

raccontarti questo aneddoto

 

perché tu possa

comprendere meglio i 5 trucchi

per parlare in pubblico

 

 

 

Hai presente quei bambini che non parlano mai?

 

Quelli che, mentre nel cortile tutti corrono, urlano e giocano,

stanno in disparte spaventati anche dalla sola possibilità di entrare in relazione con uno di loro? Ecco, quello ero io.

 

Poi un giorno capitò qualcosa di straordinario.

 

Nella nostra scuola elementare c'era un piccolo teatrino di burattini.

Quel giorno, il burattinaio che ci era venuto a fare visita li aveva lasciati appesi al bordo del teatrino, senza riporli nella sua preziosa cassa.

 

La grande sala della scuola era piena di bambini urlanti.

Approfittando della confusione mi feci coraggio,

sicuro che nessuno mi avrebbe visto.

Non volevo essere notato, mai.

 

Sgattaiolai dietro.

 

I burattini erano bellissimi

e con le mie mani piccolissime presi quei burattini per me giganteschi.

 

Presi una sedia per potere arrivare al bordo del teatrino e farle spuntare.

 

Stavo facendo il burattinaio, per me, per divertirmi, senza pubblico.

 

Da li cominciai a creare storie, situazioni, scontri tra i burattini che se le davano di santa ragione, passandomeli di mano in mano, di burattino in burattino.

 

Ero completamente immerso e rapito dalla cosa e mi stavo divertendo come mai mi ero divertito, perdendo completamente la percezione del tempo.

 

Ad un certo momento mi resi conto che nella sala si era creato un silenzio totale.

 

Ma.... Dove sono andati via tutti? Mi hanno lasciato qui?

 

Uscendo dal teatrino con la testa, iniziavo a vedere tutti i miei compagni seduti, maestre comprese che stavano guardando il mio spettacolo.

 

PANICO!

 

Quel giorno avevo scoperto la magia del teatro

che poi avrei ritrovato da adulto e che mi avrebbe cambiato completamente.

 

 

 

 

Da insicuro ed impacciato a colui che lavora come professionista davanti costantemente ad un pubblico, che può essere un teatro colmo di spettatori (oltretutto improvvisando completamente senza un testo), un'aula piena di allievi o una sala conferenza nell'ambito della formazione.

 

Questa arte mi ha dotato di strumenti straordinari che, adeguatamente allenati, mi hanno permesso di affrontare con successo tutto questo, oltretutto divertendomi.

 

In questo breve articolo ti voglio regalare alcuni di questi straordinari strumenti.

 

Molto probabilmente visto che stai per affrontare una cosa che, come abbiamo detto, ti produce forte stress tutto il tuo corpo si comporterà di conseguenza e quasi certamente avrai le caratteristiche di una persona impaurita: voce bassa e tremolante, sguardo basso e che sfugge il pubblico, corpo curvo e spalle basse. Tutto questo ti porterà ad un risultato disastroso garantito.

 

Abbiamo necessità di “ingannare” il nostro cervello dandogli segnali

del tutto opposti a quelli a cui lui si è abituato.

 

Quindi:

 

1) LA POSTURA DEL SUPER EROE

 

Può sembrare un discorso assurdo, ma non lo è assolutamente.

Assumere la classica posa da Superman, quella che vediamo nei fumetti,

tanto per intenderci (postura eretta, petto in fuori, sguardo alto e sicuro), suggerisce al nostro corpo di “essere un vincente”!


 

A dimostrarlo c’è anche uno studio condotto recentemente ad Harvard.

Tutto è dovuto alle connessioni che esistono tra il nostro corpo, la mente e i comportamenti che si condizionano vicendevolmente.


 

Le ricerche chimico-biologiche del prestigioso istituto avvalorano quella che solo all'inizio poteva sembrare un’ ipotesi molto azzardata.


 

Pare che assumere questa posa prima di un momento importante,

come può essere un discorso davanti ad un pubblico,

aumenti esponenzialmente la possibilità di successo.


 

L'esperimento mostra nel gruppo che ha mantenuto la posa da supereroe un forte cambiamento delle molecole neuro-endocrine.

Analizzandone la saliva dopo la prova

i livelli di testosterone sono aumentati del 20%

(ormone che notoriamente alza il livello della performance)

mentre si sono abbassati del 25% quelli del cortisolo

(il famoso ormone legato allo stress).


 

Questo studio quindi mostra come

un così semplice comportamento

possa migliorare la qualità della vita

e avendo un atteggiamento opposto si possa incorrere invece

ad elevati livelli di cortisolo

che sono responsabili di debolezza fisica

e indebolimento del sistema immunitario.

 

 

2) LA RESPIRAZIONE

 

La respirazione è la vita stessa ed è

per questo che va fatta correttamente.

 

Devi sapere che facciamo circa 15.000 respiri nell’arco di una giornata,

significa che un piccolo difetto nel respiro

è un difetto ripetuto per 15.000 volte al giorno,

Oltre 5 milioni di respiri sbagliati in un anno.

 

Probabilmente mentre affrontati il “mostro” platea

la tua respirazione diventa molto alta e veloce,

il che

prevede molta fatica e poca quantità di ossigeno ai polmoni.

 

Osserva da dove parte il tuo respiro.

Stai respirando con la parte superiore dei polmoni

o stai respirando con tutto l’addome?

 

Una situazione di ansia e pericolo comporta una respirazione affannata

poco ossigeno al sistema circolatorio e, quindi, poca lucidità.

 

Assumi quindi una respirazione detta diaframmatica, lenta e profonda, espandendo il più possibile i polmoni.

 

Questa pratica è funzionale ad assumere una corretta ossigenazione (fondamentale per migliorare la prestazione)

e suggerisce al tuo corpo che non c'è nulla da temere.

 

Magicamente la tua ansia si placa, il tuo battito cardiaco si regolarizza e

una sensazione di tranquillità ti pervade.

 

In questo modo riesci ad affrontare la platea con la giusta sicurezza emotiva.


 

3) LA VOCE

 

Altro elemento legato al corretto uso del corpo è la voce.

 

Alzane il volume leggermente. Rispetto al tuo normale volume quotidiano, alzalo quando parli in pubblico.

 

Chi parla con voce sicura è percepito dal pubblico come

più autorevole e sicuro di sé

e sopratutto il tuo cervello ti percepisce come tale

fino a farti comportare di conseguenza.

 

Cerca di non avere una retorica monotona,

ma cercate di variare il tono, il volume, il fluire del discorso.

Quanto è noioso ascoltare un discorso piatto, senza variazioni?

 

Un buon flusso della voce rende il tuo intervento più vivo

e la platea più attenta.

 

Altra cosa fondamentale le pause.

 

Elemento indispensabile che, se usato con sapienza, va a sottolineare e a porre l'attenzione proprio sul quel passaggio che più di ogni altro deve interessare alla platea.

 

 

4) LO SGUARDO

 

Elemento indispensabile

che ripetutamente sollecito in un monologo è:

guarda il pubblico!

 

Mi rendo conto che guardare negli occhi i tuoi ascoltatori

aumenta la tua ansia, ma è indispensabile che tu lo faccia.

 

Guardarli, li fa sentire accolti e partecipi al tuo intervento.

Non guardarli li fa sentire estranei a ciò che stai facendo.

 

Anche se hai una presentazione supportata da slide

sposta ripetutamente lo sguardo verso il pubblico e non mollarlo MAI!

 

Stare su un palcoscenico può diventare un vero e proprio atto d'amore,

uno scambio, un flusso che per un relatore esperto

è indispensabile all'efficacia del proprio intervento.

 

Con il passare del tempo, l’ allenamento e l’esperienza riuscirai a creare un flusso empatico che legherà a te tutti i tuoi ascoltatori.

Potrai arrivare a comprendere se ciò che stai facendo

è gradito o no,

se stai annoiando, piacendo o affascinando.

 

 

5) LA POSIZIONE

 

Mi è capitato più volte di vedere un relatore che

in preda alla sua ansia vaga avanti e indietro,

su è giù costantemente per il palco.

Stai fermo!

 

Muovendoti nervosamente dimostri e trasmetti tutta la tua preoccupazione al pubblico

senza suggerire niente di funzionale al tuo corpo.

 

Inoltre percorri chilometri inutilmente

arrivando, dopo pochi minuti,

ad essere a pezzi prima della fine.

 

Non stropicciarti faccia, bocca, capelli, vestiti

perché questo comportamento indica insicurezza.

 

Semplicemente cerca di stare sciolto e rilassato,

senza bloccarti in posizioni di chiusura (braccia o gambe incrociate)

Semmai scarica il movimento attraverso il gesticolare delle braccia,

molto più funzionale e utile a tenere il corpo attivo.

 

 

 

Questo è solo un piccolissimo assaggio di come puoi migliorare il tuo modo di

PARLARE IN PUBBLICO, superando paure e ansie.

 

Uno Strumento certamente leggero, divertente ma molto utile alla tua causa

può essere un corso di Improvvisazione Teatrale

 

I 5 punti che ti ho esposto vengono esaminati, sviluppati e allenati

con gioia e divertimento.

 

Pensa a quanto è bello riuscire ad affrontare la prossima conferenza, meeting, riunione, con serenità e senza terrore.

 

Pensa a quanto è bello riuscire a rispondere in modo efficace nelle riunioni di lavoro, esprimendoti in modo corretto, tempestivo e idoneo come vorreste.

 

 

 

 

Pensa a quanto è bello riuscire a comunicare anche in famiglia, con gli amici e in tutti quei momenti dove la tua presenza scenica è indispensabile per essere incisivo e raggiungere gli obbiettivi che desideri.

 

Questo è esattamente ciò che il teatro di improvvisazione può donarti.

Questo, ma anche molto di più.

 

Grazie da Max Caiti,

vieni a trovarmi su  www.improg.it

bottom of page